La Canzone - Azione Meridionalista

Promotore dell'iniziativa: Giancarlo Chiari
Data di Costituzione: 28 ottobre 2021
Il cavallo napolitano risale al I sec. D.C., epoca di Virgilio, quando l’icona del Sedile del Nilo fu adottata per la città. Era un corsiero scatenato, rampante e scuro perché costituito da bronzo; raffigurava lo spirito indomito dei napolitani. Storicamente tutti i territori dell’antico Regno di Napoli lo ebbero per emblema.
La triscele siciliana compare nell’isola nel VII-VI sec. A.C. e si armonizza perfettamente con la sua forma triangolare con i bracci che riproducono i tre Capi Peloro, Passero e Lilibeo. In epoca contemporanea ha preso definitivamente la sua forma attuale, presente nell’ultimo Regno di Sicilia.
BROCHURE ISTITUZIONALE
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La Canzone
Questione Meridionale è una canzone scritta e musicata da Giancarlo Chiari (Presidente del MARSS prima e di Azione Meridionalista poi) nel 2005 dep. SIAE . La canzone dopo circa 17 anni di "silenzio" è diventata parte integrante del Convegno Meridionalista a Montecitorio del 4 luglio 2022 che si è tenuto a Roma nell'Auletta del Palazzo dei Gruppi parlamentari. La canzone è cantata da Karalis Longo con la partitura e l'arrangiamento di Filippo D'Eliso. Buon ascolto.

I Testi della Canzone
*Questione Meridionale – Testi e Musica di Giancarlo Chiari - Dep. SIAE 04.03.2005*
 
Lo stivale in lungo e in largo ho vissuto intensamente e dovunque sono andato ho incontrato tanta gente - Si dicevan tante cose ma poi chissà perché si finiva col parlare della Questione Meridionale - Non sapevo cosa dire non sapevo dire perché sembravamo così strani a chi non era come noi - Ma adesso si ho capito sai c'è una Storia che va riscritta ormai - Questo perché c'è una guerra che si combatte sai proprio dentro di noi
 
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C'era una volta un gran paese invidiato dalla gente dove vivere er’un piacere ricco prospero e vincente - C'eran tante cose belle che nessuno aveva ancora industrie grandi e produttive da restare nella Storia - e poi venne all'improvviso un enorme terremoto che durò dieci anni almeno e distrusse tutto ahimè - Ma adesso si ho capito sai c'è una Storia che va riscritta ormai - Questo perché senza la verità nessun ricorda quello che è dentro il suo DNA
 
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Se qualcuno ti fa male e lo fa solo a te con il tempo te lo scordi e qualcuno ti aiuterà - Ma se il male lo riceve un'intera popolazione nessun amico ti consola e l'odio ti travolgerà - Ti hanno tolto proprio tutto nel nome di un’Unità che  portò morti e dolore e un’incredibile povertà - Ma adesso si ho capito sai c'è una Storia che va riscritta ormai - Perché non sai perché non ti fidi di chi ora c'è anche se colpa non ha di quello che hai nel DNA
 
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Le canzoni all'improvviso parlano di tanti emigranti e partendo i bastimenti lasciano qui dolore e pianti - Nei pensieri della gente ci sono ancora i bei ricordi di quando tutti stavan bene e la gente non andava via - Ma chi ha fatto tutto questo? Mi potrò fidar di Lui? No, No chist' ci'hann acciso l'amma fa fess pè nun murì - Ma adesso si ho capito sai c'è una Storia che va riscritta ormai - Questo perché bisogna dire a chi non ricorda il perché si comporta così
 
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Passa il tempo nella Storia da un Monarca a un Presidente il ricordo si disperde resta solo quel che sei - Non ti fidi dello Stato ma non ricordi più il perché non accetti le sue leggi e respingi la polizia - Ma può esser proprio un caso che l'antistato è proprio al Sud con quattro cupole perenni accettate dalle genti - Ma adesso si ho capito sai c'è una Storia che va riscritta ormai - Questo perché bisogna dare a chi ha paura per sé una via per uscir
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